Metti un importante editore che pubblica la lettera di una giovane infermiera Lombarda.
Non é questo il punto, andiamo al contenuto. La giovane infermiera rimarca a Saviano, anzi lo accusa, di cercare a tutti costi un colpevole, in questo caso nell’amministrazione pubblica lombarda perché a suo dire c’è sempre del buono in ogni cosa.
Come non essere d’accordo con questa affermazione, in un attimo condivido e approvo.
Torno indietro e ripenso a quante volte, noi siciliani e meridionali in genere non abbiamo potuto replicare a tutte le accuse che la nostra società ha ricevuto, la Sicilia insieme con il suo popolo ha sempre dovuto subire ogni genere di offesa ed ingiuria senza avere diritto di replica.
Penso ai fiumi di articoli dei giornali del Nord per ogni scandalo che ha travolto la nostra terra, mettendo alla stregua dei suoi aguzzini il nostro popolo.
Diritto di replica? Quando mai…noi disprezzati e costretti all’oblio, creando nel siciliano un senso di colpa a prescindere.
Io sono Siciliano e come tale capisco quel senso di pietà che oggi voi lombardi cercate, ma se idealmente le posso rispondere le dico che la sua regione ha messo nelle RSA in modo indiscriminato sani ed infetti, che i suoi governanti fin dal primo momento hanno fatto polemica e scaricabarile, che i vostri ospedali privati sono collusi con i piani alti.
Mi fermo, sono siciliano conosco la pietà, quella stessa pietà che avete negato a noi siciliani dall’Unita d ‘Italia.
Antonio Canepa (2)
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